venerdì 17 luglio 2015

Posa della "prima pietra" - 16 Luglio 2015

Casa Museo "Santa Margherita"



    Il nostro concittadino, generale Angelino Marco Carta, nella ormai consueta visita a Villaurbana in occasione della festa della patrona, Santa Margherita, ha salutato le Autorità cittadine: il Sindaco, il Parroco, il Segretario comunale, il Comandante dei Carabinieri e del Corpo Forestale, i collaboratori artistici unitamente all'ingegnere e all'imprenditore con le maestranze e  i cittadini tutti che sono convenuti per la posa della "prima pietra" della erigenda Casa Museo.
   Insieme al Sindaco, Antonello Garau, ha riposto all'interno della pietra basaltica il contenitore cilindrico con la pergamena, recante la firma di tutti i presenti "a ricordo" della giornata.
   Accanto alla pergamena, una moneta da dieci euro in argento, collezione 2015, raffigurante sul diritto una colomba simbolo di pace sorretta da una figura femminile, allegoria dell'Europa; sul rovescio, la pace, semisdraiata con ramo d'ulivo celebrante i settant'anni di pace nell'Antico Continente, nella ricorrenza della fine del secondo conflitto mondiale che ha provocato una ferita ancora non rimarginata nel cuore dell'Europa. Ciò come segno ben augurante e propiziatore di buon auspicio.
   La pietra, così allestita, è stata benedetta da Don Pierpaolo Murgia e adagiata sulle fondamenta della "Casa Museo", nel punto in cui "l'angolo" volge alla via dedicata alla Santa Patrona, quasi a simboleggiare di volerLe offrire l'opera.
   La volontà di Angelino Carta e quella di sua moglie Jane è di donare alla comunità villaurbanese un centro di cultura-spazio in cui le memorie e testimonianze di "vita passata" dei loro concittadini possano continuare a rivivere nel cuore dei presenti. Una struttura nella quale incapsulare la prestigiosa cultura del paese perché la storia vive nella memoria del mondo, al di là della memoria umana.
   Un segno di ulteriore gioia ben augurale sono state le parole che Angelino ha rivolto ad una fanciulla: "Il futuro si avvicina al passato… un giorno potrai dire che anche tu eri presente oggi. Ecco, idealmente passo a te le consegne di questa "Casa Museo" affinché tu, cittadina di Villaurbana, possa, un giorno, fare a tua volta".




mercoledì 5 novembre 2014

4 Novembre 2014

Per non dimenticare


Commemorazione dei Caduti di tutte le Guerre

e delle Vittime Civili.

Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Centenario della Prima Guerra Mondiale.

 

Queste le brevi e significative parole del Sindaco di Villaurbana, 
Antonello Garau.

Oggi 4 novembre, toccante cerimonia per ricordare i 100 anni dall'inizio della prima guerra mondiale, ma anche per ricordare che il 4 novembre 1918, la guerra finì, con la resa dei tedeschi ricordata dal Generalissimo Armando Diaz nel suo bollettino della vittoria...ma quale vittoria? 
Le guerre portano solo fame, morte, miseria e distruzione, le guerre non le vince nessuno, per questo motivo, ogni tipo di guerra va evitata...a tutti i costi.
Per l'occasione, l'amico Generale Marco Angelino Carta, ha fatto dono al suo paese di una magnifica corona di bronzo e ottone, che è stata deposta ai piedi del monumento ai caduti.
Straordinaria esibizione dei ragazzi delle scuole locali, che hanno intonato canzoni bellissime, accompagnati dalla banda musicale di Oristano. 

 A tutti parenti dei nostri caduti, sono stati consegnati degli attestati a ricordo. Tutto si è svolto con ordine a partire dalla Messa officiata dal nostro parroco Don Pierpaolo Murgia.
Bravissimi gli speaker Feliciano Lai e il giovane Donato Chialà. Presenti le massime autorità Militari della Provincia di tutti i corpi, coadiuvati dai Carabinieri di Villaurbana, in alta uniforme.
Molto apprezzabile e visitatissima è stata la mostra fotografica dedicata ai combattenti di Villaurbana di tutte le guerre, realizzata dagli studenti della scuola media, allestita presso l'Aula Consiliare del Comune. La mostra resterà aperta ancora parecchio tempo.
Alla fine della manifestazione, aperitivo offerto dal Generale Carta sotto il loggiato di Via Umberto, da poco ristrutturato.
Voglio ringraziare tutti i Villaurbanesi, tutti gli ospiti arrivati da fuori, e tutti coloro che hanno collaborato per la perfetta riuscita della manifestazione.
Un grande ringraziamento, infine ad Angelino e alla consorte Carolyne, per quanto hanno fatto e per quanto stanno facendo per il loro e il nostro paese.





Il Generale Angelino Marco Carta, per la commemorazione dei Caduti di tutte le Guerre e delle Vittime Civili, nella giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che quest’anno ha assunto ulteriore rilevanza per la ricorrenza del Centenario della Prima Guerra Mondiale,  ha rivolto alle Autorità Civili, Militari, Religiose, agli studenti, agli insegnanti, all’Associazione Nazionale dei Finanzieri in Congedo ed a tutti i presenti il suo personale saluto.
In particolare, ha ricordato che il tempo trascorso con l’uso dell’uniforme lo ha portato a rendere omaggio ai Sacrari di Timau e di Redipuglia, all’Altare della Patria a Roma, a quello d’Oltremare a Bari e delle varie sedi in cui ha prestato servizio nonché all’estero.
Nell’occasione avrebbe dovuto presenziare anche a Roma alla deposizione di una corona di alloro al Sacrario della Guardia di Finanza, il Corpo a cui si onora di appartenere. Ma che altrettanto sentito era il dovere e la volontà di rendere, insieme ai villaurbanesi, un commosso segno di riconoscenza ai caduti del suo paese: Villaurbana.
Ha evidenziato come il sacrificio dei caduti rappresenti l’espressione dell’altruismo della natura umana che tutti dovremmo apprezzare al di sopra di ogni altra cosa e che ricordare con orgoglio, rispetto e ammirazione, tutti quei giovani che coraggiosamente andarono incontro al loro destino è una delle tradizioni più nobili. Aver reso onore, sostando in silenzio innanzi alla Stele recante il nominativo di ognuno di essi è segno del profondo amore che nutriamo per loro e per la Patria.
La cittadinanza di Villaurbana, il 4 novembre 2014, a perenne ricordo dei suoi caduti, ha deposto una corona di bronzo ai piedi del monumento a loro dedicato, che per il Centenario della I Guerra Mondiale, il Generale Angelino Marco Carta ha, umilmente, donato.
Alla conclusione della cerimonia, ha ringraziato tutti gli intervenuti e coloro che idealmente hanno condiviso lo spirito della significativa ricorrenza e lo hanno accomunato ai nostri sentimenti.






Alcuni momenti della manifestazione e un breve filmato.

 
http://youtu.be/2HPGuwQIZVs

venerdì 27 settembre 2013

RICORDARE significa VIVERE

Cultura e tradizioni devono unire senz’alcuna barriera.
È questo, in sintesi, il messaggio che arriva da Angelino Marco Carta.
Memorie, usi e costumi di un tempo che fu, che oggi si perdono purtroppo nei meandri di una gioventù non sempre attenta alle proprie origini. 
Per questo c’è bisogno di un’inversione di tendenza.
C'è bisogno di riscoprire alcuni valori fondanti della società come fede, famiglia, patria, amicizia e fratellanza.

SANTA MARGHERITA DI ANTIOCHIA
VERGINE E MARTIRE IN VILLAURBANA


L’opera di Angelino Marco Carta, Santa Margherita di Antiochia Vergine e Martire in Villaurbana,  dotata di un vasto apparato iconografico, offre al lettore considerazioni e immagini particolarmente atte a favorire la riflessione e la preghiera e ad alimentare la speranza.
Anche per un tempo inquieto come il nostro, la figura benedetta di questa antica martire - donna dalla fede adamantina, forte e indomita di fronte alle numerose e dolorose traversie riservatele dalla vita e dalla cattiveria umana - continua a rappresentare, per tutti, un sicuro punto di riferimento e un autentico modello di vita e di fede.
Il modo con cui Ella visse la propria esistenza, breve e tribolata, delinea un itinerario di autenticità, che consente anche alle donne e agli uomini del nostro tempo, così spesso provati dalle vicende quotidiane, di non smarrirsi nel dedalo delle difficoltà.
La fiducia nella continua intercessione della Santa è un elemento che rafforza la nostra speranza. 


 L’opera di Angelino Marco Carta nasce dal desiderio di sostenere e diffondere - anzitutto fra i suoi compaesani di Villaurbana ai quali il libro è principalmente diretto - la memoria e il culto di S. Margherita di Antiochia, patrona della loro parrocchia.
L’Autore, unitamente alla sua consorte Jane Carolyn, ha voluto far omaggio di quest’opera a tutte le famiglie di Villaurbana in occasione della festa della Santa il 20 luglio 2013, dotando nel contempo la locale Chiesa Madre di una nuova Pala d’altare raffigurante la Santa (opera olio su tela del M° Michele Gianfrancesco, di cm. 160x220). La ricchezza simbologica e cromatica e la particolare luminosità del quadro costituiscono un ulteriore significativo tassello a sostegno della continuità e del consolidamento della lunga tradizione di devozione del popolo di Villaurbana nei confronti della propria Patrona.
Il libro è stato donato, in primo luogo, a Papa Francesco, ma è stato inviato anche a numerose Personalità ecclesiastiche, civili e militari, e in particolare alle Parrocchie italiane che venerano Santa Margherita d’Antiochia quale loro patrona e a sei Comunità parrocchiali della Sardegna, nel cui territorio è presente una Chiesa dedicata alla Santa.

Gli elementi riguardanti la vicenda umana di Santa Margherita sono tratti da una antica “Passio”, scritta in greco da un certo Timoteo. Il testo, secondo lo stile del tempo, è assai ricco di particolari e di eventi straordinari, che sconfinano inevitabilmente nella leggenda. Secondo questi dati, la Santa era originaria di Antiochia di Pisidia (Siria). Dopo la morte della madre, il padre - un sacerdote pagano - l’aveva affidata a una nutrice, che aderiva segretamente alla fede cristiana, essendo ancora severamente perseguita l’adesione al cristianesimo. Nonostante i comprensibili rischi, la donna educò la fanciulla alla fede cristiana. Quando il padre venne a saperlo, ripudiò la figlia, cacciandola  da casa. Margherita, allora, ritornò dalla nutrice, che  l’adottò, impegnandola nella cura del gregge.  
Mentre, un giorno, la giovane, allora quindicenne, fu notata per la sua bellezza, dal prefetto Olibrio, che tentò di sedurla. Ella reagì e si difese, ferma nella sua volontà di consacrare la propria verginità al Signore. Offeso per essere stato respinto, Olibrio la denunciò quale cristiana, costringendola, secondo le leggi del tempo, ad essere rinchiusa in carcere. Qui le si presentò il diavolo sotto forma di drago, pronto a ingoiarla. Ma il suo assalto feroce fu reso vano dalla Croce di Cristo. L’evento fu riconosciuto dal popolo come un miracolo, suscitando scalpore e inducendo molti ad aderire alla fede cristiana e a farsi battezzare. Qui i tratti della tradizione sconfinano certamente nella leggenda, ma ciò che era e rimane perennemente vero è che solo la forza della Croce di Cristo può liberare le creature dalla morte.
In carcere, Margherita confermò la propria intima e convinta adesione a Cristo. Un improvviso terremoto fu letto quale segno del favore divino. La tradizione narra anche che un giorno, sulla giovane Margherita reclusa in carcere, scese dal cielo una colomba, posandole sul capo una corona, quasi prefigurando la corona di gloria che il successivo martirio le avrebbe riservato. La giovane, lontana da ogni umano cedimento, venne condannata a morte e decapitata, all’età di 15 anni, il 20 luglio 290. 
Secondo la tradizione, la traslazione dei Suoi resti mortali da Antiochia in Italia avvenne ad opera di un certo Agostino da Pavia, intenzionato a portare le reliquie di S. Margherita nella propria città. Ma durante il viaggio di ritorno, egli morì a Montefiascone (Viterbo). È in questa città, pertanto, che si conserva la reliquia della testa della Santa, nella Cattedrale a lei dedicata. Altre reliquie della Santa sono custodite in varie Chiese, tra cui quella di Villaurbana. La Santa, molto venerata nel medioevo, continua ad essere onorata e celebrata in almeno 43 località italiane.  
 



http://www.ilmondo.it/politica/2013-09-11/papa-saluta-familiari-vittime-incidente-porto-genova_320586.shtml

martedì 2 aprile 2013



WWW.BEPPEGRILLO.IT

Amministrare un network in poche parole.


Come tutti sapete un network viene amministrato da un administrator che concede e permette di interagire con il network stesso o un sito secondo le disposizioni del proprietario del network che chiamiamo, per capirci, datore di lavoro o titolare (fate voi).

Per interagire con un network di solito ci viene richiesto un indirizzo mail valido, una password creata da noi ed a volte un'attivazione. Questo per i social network in genere tipo Facebook, Twitter, Google+, YouTube ed altri.

Per i network delle banche ti viene fornito, a richiesta, un codice cliente, una password che puoi modificare ed altri sistemi di sicurezza interattivi (ad. esempio una chiavetta) per "entrare e disporre" del tuo conto.

Esistono altri network che consentono, ad esempio, il voto online come Repubblica, Tiscali, Corriere o comuni blog dove ognuno di noi può interagire senza nessun tipo registrazione.

Tutti i network hanno un'organizzazione che si chiamano Workgroup, suddiviso a sua volta in tematiche di appartenenza. Se ad esempio voglio rispondere su un argomento specifico su www.beppegrillo.it posso rispondere SOLO SU QUEL PRECISO ARGOMENTO dopo essermi registrato con login, password e attivazione.

Provate.

Ma sapete anche che, quando interagite, l'administrator può leggere ciò che scrivete, conosce la vostra login, la password, il vostro indirizzo IP statico o dinamico.

Siete consapevoli, che il vostro accesso ad un network è regolato da "permissions". In pratica decide l'amministratore cosa farvi vedere e farvi fare. Ad esempio su Facebook, Twitter, Google+, YouTube (come tanti altri social) puoi caricare, scaricare e condividere immagini, filmati e quant'altro.

Parliamo di file "log"

Questi file sono generalmente all'interno dei vari applicativi o sistema operativo. Sono file di solo testo. Essi servono a raccogliere i dati ed i comportamenti delle varie funzionalità.

Esiste per l'amministratore « rootkits » che permette di sostituire gli strumenti d'amministrazione del sistema - file log - con delle versioni modificate per mascherare la presenza dell'admin nel sistema.

L'obiettivo del rootkit è quindi di ingannare l'utente nascondendogli la realtà.

Nei network di solito ci sono dei criteri di ricerca, alcuni "permessi" all'utente altri più complessi all'amministratore.

Esempio come amministratore cerco in un Workgroup chiamato
ELEZIONE ONLINE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
tutti i file "log" delle votazioni online che contengono la parola PRODI.

L'amministratore può modificare con due clic tutti i file che contengono la parola PRODI in FO.

Ed ecco eletto online il candidato a Presidente.

Chi ha voluto capire, spero abbia capito. Questo dimostra le varie contraddizioni che si sono verificate ultimamente fra i capi-gruppo del M5S e lo stesso Grillo. In rete è tutto più facile, a parole un pò meno.

domenica 29 luglio 2012

A gentile richiesta

In alto da sinistra: Mariano Atzeni, Salvatore Pili, Pino Amadei, Ennio Zucca, Feliciano Lai, Antonello Nerino Spiga, Ubaldo Usai, Giancarlo Orrù.
Seconda fila da sinistra: Piero Lai, Gustavo Meloni, Piero Brai, Ubaldo Orrù, Rosa Sanna (maestra), PierPaolo Pulixi, Efisio Urru, Claudio Crobu, Nando Corrias (seminascosto), Carcangiu?.
Terza fila da sinistra: Sergio Cossu, Carcangiu....., Luigino Trudu, Marco Ecca, Franco Casta, PierPaolo Deriu, Franco Atzori, Camillo Zucca.


Ne manca uno: forse il giorno non era presente! Angelino Carta

mercoledì 25 luglio 2012

Anche questo... è Villaurbana!

Il 18 luglio scorso ho incontrato a Torregrande il Sen. Lucio Abis, ex sindaco di Villaurbana. Mi sono presentato, si ricordava però di mio padre che abitava vicino alla piazzetta. Conversando mi ha detto che il Generale Carta sarà a Villaurbana  il 20 luglio per donare alla parrocchia Santa Margherita un dipinto raffigurante la Santa patrona.
Ho fatto due più due: il generale Carta...ma non sarà mica Angelino?
Sì è lui... Mi ha fatto piacere incontrarlo dopo circa quarant'anni. Percorsi diversi di vita... ma pur sempre è rimasta una stima reciproca. Elementari, medie, e quell'agosto torrido della prima superiore alle prese con l'algebra...bei tempi!

Anche questo... è Villaurbana!

Angelino mi ha parlato poi della sua devozione a Santa Margherita e ha pensato di donare (insieme alla sua gentile signora Jane Carolyn Murray) questa opera del pittore Michele Gianfrancesco alla sua parrocchia. 
Scrivo "sua parrocchia" perchè Angelino è nato a Villaurbana come me, ma soprattutto, si sente villaurbanese anche se il suo lavoro è altrove.
Questo vale per tutti i villaurbanesi che per vari motivi non risiedono a Villaurbana.

Noi che amiamo Villaurbana...




Santa Margherita
Secondo un’antica tradizione, Santa Margherita - patrona della parrocchia di Villaurbana di Oristano - nacque nel 275 ad Antiochia di Pisidia e vi morì il 20 luglio 290, all’età di soli 15 anni. Il suo incontro con Cristo risale a dopo la morte della madre, quando il padre, che era un sacerdote pagano, l'affidò a una balia, che, clandestinamente, praticava la fede cristiana durante la persecuzione di Diocleziano. Tornata a vivere nella casa del padre, Margherita gli raccontò che l’incontro con Gesù le aveva definitivamente cambiato la vita. Allora il padre decise di allontanarla per sempre. Margherita tornò dalla sua balia, che la adottò e le affidò la cura del gregge. Forse anche per questo la Santa è considerata protettrice dei contadini, delle balie e delle partorienti e la sua intercessione viene anche per superare l’infertilità. Un giorno, mentre Margherita conduceva le pecore al pascolo, fu notata dal nuovo governatore della provincia, Olibrio, rimasto colpito dalla sua bellezza. Egli cercò in ogni modo di distoglierla dal cristianesimo, chiedendole di sposarlo. Ma Margherita rifiutò la sua proposta, dicendo che ormai ella aveva definitivamente offerto la propria vita allo Sposo celeste, Gesù, a cui ella non avrebbe mai rinunciato per nulla di terreno. Umiliato, Olibrio ordinò di arrestarla e di fustigarla con fiaccole accese. Si dice che, durante la prigionia, Margherita abbia anche subìto l’assalto di un drago, prodigiosamente scomparso non appena ella si fece il segno della croce. L'ira del governatore si accese ulteriormente, ordinando che Margherita fosse decapitata sulla pubblica piazza. Per ricordare questa vicenda, la Santa viene raffigurata con la croce (simbolo della fede) e la palma (simbolo del martirio), poste entrambe nella sua mano sinistra.
Nella pregevole opera artistica, realizzata dal Maestro Michele Gianfrancesco  su tela verticale di metri 1,60x2,20, la Santa viene raffigurata con il drago sotto i piedi e attorniata dagli angeli in cielo, e trova posto anche la Chiesa parrocchiale di Villaurbana, a lei dedicata. L’opera è stata concepita e realizzata con l’unico intento di abbellire la Chiesa di Villaurbana e soprattutto di alimentare la devozione a Santa Margherita, propiziandone l’aiuto per tutte le esigenze spirituali e materiali della comunità.


Immaginetta di Santa Margherita, approvata dall'Arcivescovo Metropolita di Oristano, 
Mons. Ignazio Sanna, il 20 luglio 2012.


Michele Gianfrancesco
Il pittore Michele Gianfrancesco, nato a Verzino (Kr) il 5 giugno 1948, è figlio d’arte: suo nonno era pittore e scultore di professione. Nel suo studio di Caivano (Napoli), ha forgiato le sue capacità e nel napoletano ha ottenuto i primi successi. A Trieste ha frequentato la scuola del noto ritrattista prof. Perizi, diventando uno specialista del ritratto.
Ma è soprattutto nella Guardia di Finanza, in cui aveva intrapreso la carriera militare, che ha cominciato a farsi apprezzare come pittore, illustrando riviste, cartoline ed eventi del Corpo e realizzando opere ispirate all’araldica.
Ha illustrato la copertina e l’interno di vari libri, pubblicati per la sezione artistica del Circolo della Banca Nazionale del Lavoro.
Si è dedicato anche all’arte sacra. Per il Comando Generale della Guardia di Finanza, ha realizzato un Crocefisso, un San Matteo patrono dei Finanzieri, e un San Pio da Pietrelcina.
Per la chiesa romana di Santa Domenica Maria Mazzarello ha eseguito una pala d’altare dedicata alla Santa, benedetta da Sua Santità Giovanni Paolo II.
Per la chiesa dell’Immacolata Concezione a Via Veneto in Roma, ha eseguito un grande ritratto del Venerabile Padre Mariano da Torino, collocato accanto alle opere di due grandi artisti del passato (il San Michele di Guido Reni e il Cristo Deriso di Gherardo delle Notti).
Per San Giovanni Rotondo (FG), ha realizzato un ritratto di Fra’ Modestino, discepolo di San Pio da Pietrelcina. Per una chiesa di Caivano (NA), ha realizzato una pala d’altare dedicata a San Giuseppe Moscati. Per Collevalenza (PG), ha realizzato un quadro della Serva di Dio Madre Speranza del Gesù Misericordioso.
Altri suoi dipinti sono collocati in varie Chiese d’Italia.
Le sue opere si trovano presso gallerie d’arte e collezionisti privati, in Italia e all’estero.
Ha esposto insieme ai maestri capiscuola Franco La Motta e Alfonso Grassi. L’ultima sua mostra personale ha avuto luogo a Roma presso Palazzo Barberini - Circolo Ufficiali delle Forze Armate.
Ha ottenuto riconoscimenti di primi premi sia in Italia che all’estero e più volte è stato chiamato a far parte di commissioni artistiche.
Qualificati critici italiani hanno espresso giudizi lusinghieri sulla sua arte. Recensioni sono apparse su quotidiani, libri e riviste specializzate e la sua opera è stata illustrata in vari servizi televisivi e radiofonici.
È Cavaliere Ufficiale della Repubblica per meriti artistici.




In queste immagini, gentilmente concesse dal Sindaco di Villaurbana Antonello Garau, alcuni momenti della Festa patronale in onore di Santa Margherita.
Dalla sinistra: il Generale di Brigata Angelino Marco Carta, il Sindaco di Villaurbana Antonello Garau e il Maestro Michele Gianfrancesco.